Cheesecake di fragole al profumo di aloe e papaya

D’altronde l’ho dichiarato: tempo di fragole. E quindi mi sono dedicata ad un classico: la cheesecake di fragole.

Ripieno, anche lui, classico il ché vuol dire ricotta di (senza dubbio e possibilmente, per quanto mi riguarda) pecora, formaggio spalmabile e mascarpone. Per dare una nuance di profumi sperimentale ho pensato di aggiungere due cucchiaini di aloe e papaya disidratati, ben-di-dio che avevo acquistato in una fantasmagorica bancarella qualche settimana fa in un pomeriggio lento in giro a piedi in quel di Monza. La signora (della bancarella) aveva spezie, thé, tisane e frutta disidratata proveniente da tutte le parti del mondo ordinatamente disposti in sacchi di iuta. Naturalmente oltre al profumo ha fatto da catalizzatore anche l’arcobaleno di colori. Non poteva essere diversamente.

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La combinata mista è risultata vincente anche nelle dosi: la frutta disidrata è nel retro palato, giusto un accenno che non sovrasta la delicatezza del bianco mangiare e la dolcezza delle fragole. Fragole che ho messo sia ridotte a piccoli pezzi nel mezzo, sia – tagliate a metà, 3 per l’esattezza – in piedi lungo i bordi della teglia con la parte tagliata rivolta verso la parete. Ho provato una base alternativa tritando grossolanamente i biscotti secchi anziché finemente. Avevo in mente il contrasto “biscotto croccante/morbido ripieno”. Quindi? Preferisco la versione “finemente” sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista della praticità nel tagliare le fette.

Infine, ho decorato con una profumatissima gelatina di fragole. Messa a riposare in frigo tutta la notte, ci siamo concessi il taglio della cheesecake l’indomani a stento trattenendo le fauci. Eh sì eh perché è davvero invitante e profumata.

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Grazie!


Un equilibrio – gustativo – fantastico. Profumatissima, il dolce acidulo della gelatina, il sapore corposo della ricotta di pecora con pezzi di fragola e l’esplosione della frutta disidratata.

L’equilibrio fisico, invece, richiede in futuro di tritare finemente i biscotti. Abbiamo voluto fare assaggiare la torta a dei vicini. Come sarà stato portare quella crema compatta, ricoperta di gelatina, su uno strato di piccole biglie? Ecco, mestiere da clown-acrobata.

4 pensieri su “Cheesecake di fragole al profumo di aloe e papaya

  1. Max ha detto che era tutto merito della ricotta di pecora. Quando la materia prima e di qualità, vengono fuori piatti eccezionali

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    1. Perfettamente d’accordo: quando la materia prima è di qualità si parte avvantaggiati, anche se non si ha la certezza del risultato.
      A mio avviso e palato la ricotta di pecora fa davvero la differenza, la pasticceria siciliana qui “docet”. Le fragole erano davvero dolci. E anche questo ha senz’altro aiutato.
      Grazie!

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