Pan bauletto integrale con LM, metodo Tang Zhong, semi di sesamo e canapa al profumo di rosmarino che speriamo cresca

Prima che Max ed io andassimo a vivere insieme, io abitavo in una piccola casetta con un minuscolo giardino. Max mi regalò una pianta di rosmarino, altrettanto minuscola, che trovò evidentemente terreno adatto perché crebbe tantissimo. 

Quando poi mi trasferii a casa di Max a Monza, decisi di pavimentare quella striscia di terra ma non sacrificai nessuna pianta (il rosmarino a dire il vero era l’unica; il resto era poca erba da prato seminata e tanta altra cresciuta spontaneamente e selvaggiamente). Trovai quindi chi adottò il rosmarino piantandolo in un giardino ben più grande del mio.

A Monza sì abbiamo il giardino ma esso è condominiale. Ne godiamo anche dal balcone di casa che affaccia proprio sul giardino. Noi con le piante non siamo granché buoni. Max un po’ più di me. Sta di fatto che da anni cerchiamo di far crescere qualcosa che si arrampichi ma con risultati disastrosi. 

E così nell’ennesimo tentativo di “riprovarci” abbiamo acquistato – nuovamente – l’edera. E a farle compagnia indovinate un po? Un piccolo rosmarino che mi auguro cresca forte e rigoglioso come quello di altri lidi. E se così non fosse. Bon ce ne faremo una ragione. L’importante è che cresca e si rafforzi l’unione …nota romantica concedetemelo.

Ed è proprio dal nostro rosmarino che arriva quello che ho utilizzato per profumare l’olio e.v.o. che ho usato per fare questo ottimo pan bauletto con farina integrale, LM, (latte di riso) e una generosa dose di semi di sesamo e di canapa!

Un pane morbido, pieno, ricco di profumi e sapori ben integrati. Appena sfornato è stata la portata principe della nostra cena. 

Grazie!

Note tecniche: la ricetta l’ho presa da qui apportando le seguenti variazioni: olio evo al profumo di rosmarino; zucchero: gr 12; sale agli aromi: gr 13; a decorare: semi di sesamo e canapa; latte di riso.

Per i rinfreschi della pasta madre: rinfrescato il giorno prima e riposto in frigo; ho iniziato ad impastare la mattina del giorno dopo, poco dopo le 10:00; ho messo il pane a lievitare – per la lievitazione finale – in forno spento con luce accesa alle 14:00 e dopo 5 h aveva superato il bordo dello stampo (più che raddoppiato di volume).