Crostata di noci pecan pere e sciroppo d’acero

Cosa faccio continuo oppure mollo? Potrei dargli ancora del tempo. In fondo sono solo agli inizi. Sì ma se non ti prende dall’inizio è difficile che poi riesca a catturarti. Sarà mica peccato mollare prima di averlo finito. Mmm…Magari poi decolla. 

Ok. Continuo ancora per un po’. Nada non c’è verso. Questo libro proprio non va avanti. Eppure lo avevo scelto anche per il titolo: Lettere a Milena di F. Kafka. Non sapevo nemmeno che lo avesse scritto. In più me lo trovo citato in un libro che ho tanto apprezzato proprio come uno dei libri per “iniziare” un club di lettura (iniziativa alla quale ambisco da un po’ finora con scarsi successi). Quindi – penso – è un segno del destino: devo leggerlo!

Forse era segno del destino che rimanesse a me sconosciuto.:\

Una raccolta delle lettere scritte da Kafka alla sua amata Milena in una scrittura un po’ involuta. Oltretutto sono solo le sue, non ci sono quelle di Milena e quindi manca totalmente di dinamica amorosa. Tanto più evidente in quanto lui cita i messaggi di lei in lettere ricevute, lette da Kafka ma non da noi, “delusi/affranti” lettori. Magari fra chi legge c’è qualcuno che avrà apprezzato. Perdonate ma io dopo nemmeno cinquanta pagine in salita, ho guardato il titolo, ho scorso al volo le altre pagine, ho riguardato il titolo e ho detto “Ci sarà anche il mio nome ma non fai per me.” D’altronde de gustibus non disputandum est. E poi si diceva, sarà mica peccato?! Con tanti libri belli che ci sono in giro. 

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E mentre “combattevo” se andare avanti oppure no, mollare un segno del destino ovvero ritrovarlo, in divagazioni più amene ho deciso che intanto avrei fatto la torta alle noci pecan e pere William con sciroppo d’acero. Almeno su questo accostamento vado sul sicuro 🙂

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Grazie!

Note tecniche: questa ricetta è una mia rivisitazione della pecan pie di M. Roux contenuta in “Frolla e Sfoglia”. Unico lato “snervante” è la pulitura della noce pecan. Max ed io abbiamo passato un venerdì dopo cena a sgusciarle. Pezzi di guscio in ogni dove in giro per casa e dita colorate. Ma a parte questo, deliziosa.

39 pensieri su “Crostata di noci pecan pere e sciroppo d’acero

    1. 🙂 Pensa che Max era talmente tanto cotto quella sera che ad un certo punto ha rovesciato i gusci acculumati dentro il contenitore con le noci! Io l’ho guardato esterefatta. Lui ha cominciato a dirsene di ogni. A me a dirla tutta poi veniva da ridere e sogghignavo silenziosamente conservando le forze per le ultime noci 😀

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  1. Guarda, Kafka è bello pesante. Io ho letto solo Le metamorfosi, molto belle, ma davvero pesanti! Comunque era sempre depresso, pover’uomo… Io sto in un gruppo di lettura, questo mese ho fatto un anno che ci sto XD però loro fanno così: ognuno porta almeno un libro e ce li scambiamo, tu decidi quale libro prendere, in quanto tempo leggerlo… Poi lo riporti e se ne parla, convinci qualcun altro a leggerlo! Bellissimo così *-*

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  2. Ciao Milena!
    Sai, anche a me di tanto in tanto è capitato di acquistare dei libri per poi iniziarli e scoprire che non fanno per me…che non riesco ad andare avanti. Mi ritrovo “impantanata” in una storia che in qualche modo sento che “non mi appartiene”. E’ un peccato ma capita.
    La tua crostata ha un aspetto fantastico…per non parlare del ripieno, la foto parla da sola! 🙂
    Un abbraccio e Buona Settimana,
    Annalisa

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  3. Non l’ho letto il libro. Non mi ha mai ispirata e non so neppure spiegarti il perché. Quello che so è che amo le crostate, ormai sto pure in fissa a decorarle… E la tua mi piace. Il ripeno sarà di una bontà unica.
    Buon pomeriggio 😘😘😘

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  4. Quelle mini tartellette sono troppo invitanti… il libro non l’ho letto nemmeno io. I volumi che riportano gli scambi epistolari a volte risultano pesantucci specie se non si è addentro alle vicende umane e amorose dei protagonisti, i romanzi epistolari invece li adoro.

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    1. AHAHAH rido per la frase “saggia decisione”…ne sono convinta anche io 😉
      In effetti è proprio buona e secondo me la riduzione di burro e l’aggiunta di pere che ho apportato come varianti alla ricetta la rendono più godibile. Gli amici cui l’ho offerta continuavano a dirmi che era buonissima mentre ne tagliavano fette una dietro l’altra 😀

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            1. Disturbo? Scherzi? Ma va là.Dammi un pochino e arrivano i dettagli. Intanto ti anticipo che ho lavorato burro con le uova, poi ho aggiunto lo sciroppo e, quando raffreddate, le pere che avevo ripassato in padella tagliate a cubetti con burro e zucchero.

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