Ma perché il Pandoro lo fanno solo a Natale?

“Mamma! Ma perché il Pandoro lo fanno solo a Natale? Non lo sanno che a me piace e lo voglio mangiare tutto l’anno?!” così – più o meno testualmente – Lorenzo, il figlio della mia Amica (sì un altro Lorenzo. Le coincidenze non esistono) chiedeva stupito a sua madre. La frase mi colpì parecchio. Totalmente in linea con il mio pensiero.

La frase – scrivevo – mi colpì talmente tanto che me l’appuntai sul mio calendario elettronico a mo’ di promemoria ripromettendomi che avrai fatto presto un Pandoro speciale per Lorenzo tutto per lui, fuori dal periodo “deputato” e dalla forma speciale, perché no.

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E quest’anno è stato l’anno. Un Pandoro ancor più speciale perché, caro Lorenzo, le uova sono quelle che ho preso con mio papà da Fernando, il contadino dal quale i miei fanno rifornimento anche di copiosa e buonissima verdura in campi che ho avuto il piacere di vedere. Durante le nostre passeggiate rigeneranti alle otto di mattina, in compagnia della Maiella abbiamo attraversato la campagna e tra una salita e una curva, un cane e qualche altro passeggiatore, abbiamo visto distese di spinaci, finocchi, cime di rapa, cardi, cavoli cappuccio… E alla loro vista io esclamavo entusiasta “Questi sono cardi! oppure: “finocchi!” mentre mio padre mi raccontava di chi era la terra e chi abitava in quella casa o in quell’altra.

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Camminare in campagna mi riempie il cuore. Camminare in campagna nei posti dei miei genitori con mio padre – camminatore da sempre – mi ammutolisce dall’emozione.

Buon cammino a tutti.

Grazie!

Note tecniche: la ricetta:  trattasi del pandoro antica tradizione di Giambattista Montanari con lievito madre e aggiunta di lievito di birra a cinque impasti. Ricetta e procedimento che ho preso da Gabila – qui – che trovo straordinariamente ispirata e le sue foto ne sono testimonianza. A mio avviso la mollica è venuta asciutta. Non ho ancora capito se sia dipeso da una prolungata permanenza in forno. L’impasto è da 2 chili. Per scelta ho distribuito l’impasto in forme di capacità inferiore perché dove mangia uno possano mangiare in più.

14 pensieri su “Ma perché il Pandoro lo fanno solo a Natale?

  1. Bellissimo! Io non mi sono mai cimentata, fin’ora ho solo comprato lo stampo ;). Quanto a passeggiare in mezzo alla natura, ne dobbiamo parlare, anche per me è un aspetto sempre più vitale. Ciao Milena, buona giornata 🙂

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  2. Ciao Milena! Che belle foto! Il tuo Pandoro ha un magnifico aspetto:ora allungo la mano e ne prendo una fetta…se Lorenzo me lo permette naturalmente! Come sai anche noi siamo ghiotti di pandoro (che alla fine non l’ho fatto…rimedierò!) ed effettivamente ci siamo chiesti parecchie volte perchè sia necessario privarsi di tali golosità per via di questi “cicli stagionali”.
    Anche a noi piace molto passeggiare nella natura, ammirare il paesaggio e rilassarsi. Rigenera l’anima e lo spirito! 🙂
    Buona Settimana ed Un grande abbraccio,
    Annalisa

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  3. Ha un aspetto magnifico, sei proprio brava, io ho lo stampo usato una sola volta, ho provato la ricetta che c’era nella confezione e non mi è venuto bene, parlo di un secolo fa, allora non sapevo destreggiarmi molto o per niente con i lievitati, però in seguito non ho più provato, forse perchè qui da me non va molto, il tuo però nonostante tu dici sia asciutto è davvero carino.

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    1. Devo dire che ci piace di più il panettone. Siccome però adoro i lievitati ogni tanto mi piace lanciarmi in nuove prove. So che devo migliorare ma intanto mi godo i miei piccoli passi di apprendimento. Prima o poi mi verranno perfetti… o quasi 😛

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