Mele uvetta e pinoli in sfoglia al cacao per due donne speciali

La prima: la mamma di Max. Era una donna piena di vita, con la battuta pronta, amava la compagnia, una grandissima cuoca. Ahimè ho goduto della sua compagnia per poco. Sono convinta che se avessimo avuto più tempo avremmo fatto diverse cose insieme. Di sicuro ci saremmo scambiate ricette e avremmo cucinato insieme. Era curiosa e adorava cucinare. Non c’è dubbio che il lato gogliardico di Max arrivi dalla sua mamma.

La seconda: la miaadoratasorella Monica. Di poche parole da sempre, ancora un po’ incerta ma la vita nel bene e nel male e lei, in primis, l’hanno resa oggi una mamma straordinaria, forte decisa, discreta nella sua fermezza, una bellissima donna molto più di quanto lei abbia consapevolezza. Lei che negli ultimi vent’anni raramente ho visto sorridere veramente, la felicità sempre seduta all’angolo, lei che lascia che le sue emozioni fluiscano con gli occhi e non con la parola.

Le due si incontrarono qualche anno fa, Lorenzo era proprio piccolo e non sapevamo ancora fosse un bimbo blu. La mamma di Max se ne innamorò – non difficile da comprendere – e con l’occasione della visita di miasorella e del mioamoreLorenzo preparò uno dei suoi fantastici pranzi. E poi arrivò il momento del dolce quando lei portò in tavola dei dischi accoppiati di pasta sfoglia ripieni di mele, uvetta pinoli e cannella ricoperti di zucchero granella. E mia sorella ne addentò uno e io ricordo ancora distintamente i suoi occhi sorridere veramente di bontà, seduta sulla sedia della sala da pranzo di quella casa e di quei mobili che ormai non ci sono più e la mamma di Max muoversi orgogliosa e soddisfatta tra la cucina e la sala con ogni bendidio. Ecco io quel momento me lo ricordo benissimo: qualcuno aveva regalato una piccola “gioia” sincera a mia sorella ed era la mamma del mioamore Max. Promisi a Monica che un giorno glieli avrei rifatti. E quel giorno dopo anni e qualche esercizio di pratica in più è arrivato.

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E quando glieli ho offerti in occasione della loro venuta su per Pasqua, lei mi ha detto: “Ma sono quelli che fece la mamma di Max?!”. Io nei suoi occhi ho letto gratitudine. Per far stare bene chi amiamo bastano piccoli gesti di attenzione, di presenza.

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Con amore,

Io.

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Note tecniche: la mamma di Max li fece con la sfoglia classica. Io avevo in freezer della sfoglia al cacao che mi era avanzata dalla torretta di pasta sfoglia con crema mousseline e cremoso al cioccolato bianco. Sono venuti fuori 4 dischi riempiti e ho riempito anche gli avanzi per non buttare nulla. Per le dosi ho fatto ad occhio: ho usato una mela gala che ho affettato con la mandolina e fatto saltare con una noce di burro e zucchero di canna, uvetta, pinoli e cannella, tutto a piacere. Ovviamente quantitativi eccessivi che ho conservato e mangiato l’indomani a colazione. E chi l’ha detto che le foto in controluce non si fanno? A me piacciono un sacco!

26 pensieri su “Mele uvetta e pinoli in sfoglia al cacao per due donne speciali

  1. Che carina che sei stata. Tua sorella deve essere una gran donna, forte e determinata ma anche alle persone forti ogni tanto fa bene essere coccolate. Hai fatto benissimo, sono sicura che anche se forse non te lo ha detto a parole sia stata davvero felicissima del regalo che le hai fatto.

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  2. Se solo fossimo in grado di accoglierli i piccoli gesti, magari proprio quando vengono ricambiati e non dopo. Quando il tempo lì consuma portandoli via. Di settimana in settimana c’è un ingrediente speciale nelle tue ricette, l’amore.
    Hai fatto di un ricordo prezioso un dolce meraviglioso.

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