Torta ai cachi con infuso di camomilla

Proprio vicino il posto ameno di cui vi avevo parlato qui avevo notato dei campi coltivati. Convinta fossero della serra ho chiesto loro informazioni per poi scoprire che invece era il loro vicino e che vende direttamente ai privati al sabato mattina. “No!! Ma dai?! Veramente?!” E così ho pensato: “Cia’ chiamiamo Giovanni il contadino e proviamo a fare un ordine per 2”. La logica è: tu ordini sulla quantità: cassetta da 10-15-20 euro ma ti prendi senza scegliere, ovvero acquisti quello che il contadino alla mattina ha trovato pronto per la raccolta. É bellissima questa cosa (e non una novità fortunatemente) e ho pensato che sarebbe anche carino e divertente organizzare una cena solo sulla base di quello che il contadino trova. Per me sarebbe una gioia: tutte verdure! Ovviamente ci sono i PRO e evidentemente anche i CONTRO, miope sarebbe idealizzare situazioni. I PRO sono evidenti: verdura fresca di raccolto (lo confesso: non ho chiesto come tratta la sua terra. Ma nella totale ignoranza di come si coltivi una terra voglio fidarmi – o investigare più avanti – anche perché i prodotti sono buoni e non sono UGUALI!) i CONTRO sono che ti puoi trovare mazzi e mazzi di erbette e coste che devi affrettarti a pulire se non vuoi che vadano a male. Per buona pace di alcune ore del sabato e della domenica “investite” nella loro pulizia. Nella quale ho gioiosamente coinvolto anche Max. Diamine, si mangia in due ci si immola in due. Non dice così o qualcosa del genere una delle più famose “promesse” (che fra l’altro noi non abbiamo mai pronunciato. Ma cosa volete che siano? Solo incisi in fondo 😉 ) Per non parlare poi della insalata. Addio confezione pronta all’uso. Eh no. Prendi taglia ma soprattutto lava. E immergi la mano nell’acqua fredda a più riprese, io che quando inizia la stagione fredda ho le mani perennemente fredde. Ecco così sono passate allo stato di ibernazione. Ma tant’è e, come dice spesso mia madre: “due paradisi non si possono godere”. Lei però lo dice in dialetto 😀

Torta caco e infuso di camomilla_1

E mentre gioivo della mia spesa dal contadino – per di più dietro casa – preparavo questa torta e il profumo di infuso di camomilla si sprigionava nel forno. Come sono arrivata al caco e camomilla? Grazie a loro: l’albero dei gelati la migliore gelateria di Italia che fa dei gelati straordinari: rigorosamente di stagione con ogni ingrediente: frutta, verdura e formaggi e osando inconsueti abbinamenti per i quali io ho un debole innato. Tra i loro fantastici gusti c’era caco con infuso di tiglio. Non avendo trovato il tiglio mi è venuta in mente la camomilla. Evidentemente non per similarità di gusto. Valle a capire le associazioni. A me l’accostamento è piaciuto moltissimo. Nonché il colore. 😉 E se passaste da MONZA la tappa all’ALBERO DEI GELATI è d’obbligo. Per qualche dettaglio in più sulla torta leggete fino in fondo.

Grazie!

Torta caco e infuso di camomilla_2

Torta caco e infuso di camomilla_3

Note tecniche: sono soddisfatta della torta? NI ma solo per la consistenza! Caco e infuso di camomilla – preparata con 24 h di anticipo – è riuscitissimo. Tuttavia la torta è estremamente umida. (Non ho nemmeno una foto di una fetta perché mi sono uscite fuori fuoco.) Io sono partita dalla ricetta della torta all’acqua di cui vi avevo accennato qui acqua che ho chiaramente usato per fare l’infuso, 24 h; olio di riso , zucchero di canna per me e ho aggiunto la polpa di un caco e 100 gr di farina (tutta farina 1) per bilanciare i liquidi. A mio avviso è eccessivamente umida. Detto questo, come al solito, se voleste cimentarvi e provare o ribilanciare eccomi: milesweetdiary@gmail.com

32 pensieri su “Torta ai cachi con infuso di camomilla

  1. Questa mi ispira molto, i cachi mi piacciano molto, recentemente mi hanno fatto assaggiare la marmellata di cachi, buona buona… è un frutto che era caduto un pò nel dimenticatoio mi pare, ultimamente c’è una riscoperta e ne sono molto contento! Ma bisogna mangiarla subito, vero? Non credo si mantenga per molto.

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    1. Io ho imparato a mangiare i cachi da una decina di anni. Prima me ne stavo alla larga solo perché mi faceva “impressione” vedere quel frutto molle. Che scoperta invece poi! E pensare che ci sono alberi pieni e spesso i proprietari non se ne curano. Che spreco inutile. Quanto alla torta, sì essendo piuttosto umida io l’ho conservata in frigo ed è durata circa una settimana. Caco e camomilla una accoppiata che mi è piaciuta tanto.

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      1. Il caco era considerato un frutto “povero”, richiedeva poche cure e cresceva un pò dappertutto… mio padre li raccoglieva ancora non maturi, e li metteva sopra la credenza a maturare. In effetti a qualcuno fanno un pò “senso”… per me è uno dei frutti più buoni, ed ha un sacco di qualità!

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  2. Il detto “due paradisi non si possono avere” è bellissimo! 😀 La saggezza delle mamme…
    Ti capisco perché anche io ho lo stesso problema con le mani e per far bene dovrei sempre usare dei guanti, anche quando lavo le verdure, ma è così scomodo che spesso li ometto, tranne poi ritrovarmi con delle mani gonfie e ruvide da sembrare le zampe di un orso!
    La camomilla è un aroma che mi piace moltissimo, l’ho provata solo un paio di volte nei dolci ma mi sono ripromessa di usarla di più. E questa gelateria la devo assolutamente provare!!

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  3. Beh, un giro in gelateria a Monza a questo punto sarà da organizzare, io vado matta per i gelati. Sulla torta, che mi sembra perfetta, non posso che chinare il capo, i tuoi dolci sono appaganti anche solo alla vista, figuriamoci il resto. Quanto alla spesa con “quel che c’è c’è”, sarà che sono nata al mare dove il pesce, beh, è quello che si pesca (e non quello che si alleva ecc), sono molto abituata all’improvvisazione. E l’insalata nella busta, quella proprio non mi avrà mai 😉

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    1. Ahahah! Ho letto “E l’insalata nella busta, quella proprio non mi avrà mai” e sono scoppiata a ridere. Eh sì con voi adesso abbiamo la pizza e il gelato. Ma sono sicura tante altre cose belle 😉 Mi entusiasma l’idea! Un abbraccio Paola e a prestissimo :-*

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  4. Ecco, diciamo che come sistema di vendita non mi piace molto, proprio per il fatto da te descritto: ti ritrovi con quantità industriali della stessa verdura e un pò ti stufi alla fine. Io vado in un azienda agricola a due passi da casa. A parte trovare carne, salumi e latticini fatti da loro, trovo anche latte, jogurt e gelato (in stagione) assolutamente speciali. Inoltre il fine settimana un agricoltore della zona, sistema le sue cassette di frutta e verdura, direttamente sull’aia della fattoria. E lì puoi prendere anche UNA carota, per dire. Te ne vai con due borse miste di ogni ben di Dio a pochi euro e, se avanzi qualcosa per più di una settimana in frigo, è ancora fresco e integro, come appena comprato. Direi che sono fortunata, è vero. La torta? Mi fido sulla parola e mi piacerebbe assaggiarla. Un abbraccio cara Milena, sono così felice di averti vista e mi piace immaginarti, mentre premi i tasti del pc, per scrivere i tuoi articoli. Un bacione

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  5. Ma che meraviglia fare la spesa così ^_^ l’effetto sorpresa è molto stimolante e sei certa di portare in tavola quello che è realmente di stagione ^_* immolarsi in 2 è d’obbligo, dobbiamo lavorare solo noi cuoche 😛 ?? ed è anche un ottimo momento di condivisione che oggi manca sempre un po’!
    La tua torta deve avere un profumo unico e poi io adoro le torte umide ^_*
    ps: se capito dalle tue parti una capatina in quella gelateria è d’obbligo..sono andata a vedere il profilo FB e me ne sono innamorata 😍

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    1. Oh come sono contenta che ti piaccia anche quella gelateria: io faccio il tifo sfegatato per loro per i prodotti che usano, i loro rapporti con i fornitori, la loro filosofia. Se vieni da queste parti però è obbligatorio anche un saluto a me vero?! 😍

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  6. Ciao Milena!
    Lo so, lo so…sono ripetitiva ma…complimenti di nuovo per questo abbinamento così particolare e stuzzicante! 🙂 Quando ho tempo anch’io vado a fare la spesa dal contadino (secondo me si sente la differenza), però non ho mai preso la cassetta con “quel che c’è”…siete stati bravissimi a pulire tanta verdura, io non so se sarei così brava! 😉
    Buona Settimana ed A Presto,
    Annalia

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  7. Anche io da un po’ acquisto attraverso i GAS e mi piace un sacco. E’ vero che ti devi sbattere a pulire ma il sapore delle verdure che trovi nelle cassette è mille volte meglio di quello delle verdure del super. Io poi non ho mai amato l’insalata nella busta, mi ha sempre fatto tristezza. Una volta avevamo un’amica di mia mamma che ci riempiva di cachi che non sapevamo come smaltire ma purtroppo da qualche anno non arrivano più. Quest’anno non ne ho ancora presi. Non avevo mai pensato di metterli dentro a una torta, l’idea di stuzzica assai

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  8. Eccole qui le foto caravaggesche! Bellissimo contrasto del caco che cattura la luce stagliandosi nell’oscurità. Visto che la torta è molto umida forse si manterrà qualche giorno in più, con le torte di mele funziona così… stamattina però non invidio le tue colazioni perché ho il mio personale parrozzo che mi aspetta insieme a una tazza di tè. 😍 bacioni!

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    1. Grazie! Secondo me il cachi si presta alla foto caravaggesca: quel bell’arancio che contrasta sul nero. L’ho messa in frigo per precauzione e l’abbiamo mangiata fettina (anzi doppia fettina) dopo fettina. Mi piace pensarvi che facciate colazione con il mio parrozzo sorseggiando il tè in una di quelle meravigliose tazze. Che gusto questa mattina? :-*

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