Crema profumata all’arancia mascarpone & ricotta di pecora in frolla di nocciole e un cappello volante

Il signor Hatter e la sua famiglia facevano cappelli da generazioni. Solitario e indefesso lavoratore, alla recente fiera di tessuti nel Sud del paese aveva trovato una stoffa meravigliosa. Era verde sottobosco, morbida e dal colore ineguagliabile. La signora che gliela vendette gli disse che quella stoffa era speciale. Lui avrebbe avuto animo e occhi per capire. Quando fosse giunto il momento giusto, prendendo in mano la stoffa, l’ispirazione avrebbe guidato le sue mani ormai curve lungo linee non note che lentamente avrebbero dato forma.

Accadde una sera, piuttosto fredda e molto ventosa. Era tardi eppure non aveva voglia di tornare a casa. La luce del negozio sembrava illuminare solo quella stoffa. La prese e cominciò a lavorarla, tutta notte senza fermarsi così fino alle prime ore dell’alba allorché lo vide, il suo cappello, finito. Ed era Lui e nessun’altro cappello. Quindi, stanco ma evidentemente felice e soddisfatto, quando tutti i negozianti della via alzavano le saracinesche per iniziare un nuovo giorno, il signor Hatter andava a casa a riposarsi. L’indomani il cappello color verde sottobosco era in vetrina. Quante dita curiose si appoggiarono sulla vetrina; espressioni di stupore e meraviglia al di là del vetro. In molte provarono ad indossarlo ma inspiegabilmente il cappello sembrava stringersi o allargarsi; diventava fastidiosamente pruriginoso o terribilmente floscio. Inizialmente il Signor Hatter ne rimase colpito ma poi si ricordò le parole della signora del mercato delle stoffe. Quindi, cominciò a guardare le indossatrici con speranza e crescente curiosità. Passò l’inverno e il cappello era sempre in vetrina in cerca della “sua testa”. Arrivò la primavera a piccoli cenni e folate di vento. Un tardo pomeriggio, di nuovo quel vento. Come la sera della ispirazione. Il signor Hatter si girò verso la vetrina e vide passarvi davanti una ragazza dai lunghi capelli corvino. Camminava velocemente con la testa china cercando di proteggersi da quel vento freddo e gelido mentre i capelli sembravano muoversi al ritmo del vento. Il vento spalancò la porta della bottega formando un mulinello che fece volar via il cappello. Il signor Hatter corse fuori allarmato. Lo vide vorticare per aria, girare su sè stesso proprio sulla testa della ragazza dai capelli corvino e STUMP finire sulla sua testa. Il vento si calmò, la ragazza si fermò. Appoggiò la mano sul cappello; si voltò a cercare qualcosa su cui potesse vedere la sua immagine riflessa. La raggiunse il signor Hatter con il suo specchio tascabile: “Ecco, signorina, si guardi”. La ragazza sobbalzò per l’inaspettata tempestività: si guardò, fece uno starnuto e il cappello non si mosse. “Le sta un incanto signorina…” La ragazza sorrise. Il cappello aveva trovato la Sua testa. Nessun dubbio. “Ma il cappello…è suo?” Chiese timidamente la ragazza: “Ormai il cappello è suo. Ha trovato la sua testa”. “Oh no-no-no, non posso accettarlo. Mi dica quanto le devo, insisto.” Il signor Hatter distolse lo sguardo a cercare una scappatoia e i suoi occhi incrociarono la vetrina della pasticceria della signora Molly. “Mi offra allora uno dei meravigliosi dolci della Signora Molly e il cappello sarà suo”. Il Signor Hatter e la ragazza dai capelli corvino si incamminarono verso la vicina pasticceria e si sedettero ad uno dei deliziosi tavoli della deliziosa pasticceria della deliziosa Signora Molly.

E prima che questa diventi un’altra storia, lasciamo che il Signor Hatter e la ragazza dai capelli corvino facciano la loro merenda con una deliziosa crostata di frolla di nocciole su cui la deliziosa Signora Molly aveva steso della marmellata di arance rosse di Sicilia, quindi vi aveva appoggiato uno strato di torta all’arancia con farina di riso e poi colato una crema a base di mascarpone e ricotta di pecora leggermente zuccherata e addolcita con marmellata di arance e sciroppo di arance caramellate. Su questa crema che la signora Molly aveva steso con tanta cura affinché venisse liscia liscia, aveva poi appoggiato delle arance caramellate e biscotti di frolla di nocciole.

Alla prossima storia magari proprio con la Signora Molly. Chissà!

Aggiungo inoltre che …

crostata di frolla di nocciole con crema alla arancia_2

crostata di frolla di nocciole con crema alla arancia_7

crostata di frolla di nocciole con crema alla arancia_9

… l’spirazione è arrivata in un giorno di vento forte e freddo in cui ho protetto testa e capelli svolazzanti con il cappuccio.

Infine, colgo l’occasione per prendere temporaneamente commiato da voi da queste pagine per diverse settimane: ho necessità di concentrare ulteriormente il tempo a mio disposizione su degli impegni presi e sarò verosimilmente assente sul blog o, alla meglio, discontinua per un po’.

A bientôt! 

Note tecniche: la frolla alle nocciole è del Maestro Di Carlo tratta da Tradizione in Evoluzione; per la torta alle arance c’è già in link: io l’ho fatta con farina di riso, zucchero di canna integrale, olio di mais; per la crema di ricotta e mascarpone la Signora Molly non ha trascritto la ricetta che ha elaborato sul momento ma in qualche modo riesce a raccapezzarsi se qualcuno la volesse. Per le arance caramellate qui Ed eccomi come al solito: milesweetdiary@gmail.com

42 pensieri su “Crema profumata all’arancia mascarpone & ricotta di pecora in frolla di nocciole e un cappello volante

  1. Una favola tra le favole dei tuoi piatti.
    Incastro perfetto.
    Come la luna si adagia tra le nubi per riposare. Non ci è posto migliore.
    Tutto combacia.
    Tutto aderisce in perfetta armonia.
    Ora vado a leggere il resto.
    Curiosa anche di leggere come sia andato l’esame…ovviamente.
    E complimenti, Mile, per la ricetta e le foto.
    Sei pazzesca.
    ❤️

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  2. Che bello leggere i tuoi mini racconti, è sempre un momento rilassante in cui mi lascio trasportare dalle parole e dalla passione per le favole… e complimenti per il dolcetto, è così perfetto, equilibrato, e non ti dico la fame perché la dieta priva di dolci si fa sentire…
    Un bacio!

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  3. La voglio aprire anche io una pasticceria così, oppure essere cliente affezionata… 🙂 Sai inventarle eccome le storie, così come sai creare incontri di sapori sempre originali, che incuriosiscono già dal titolo lungo e pieno di cose buone 🙂 Rubo la stellina e ti mando un abbraccio!

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  4. Con una crostata così bella ti concedo una tregua 😀 ma non troppo lunga eh! È un dolce bellissimo, anche nella forma, affatto semplice, ma piuttosto studiato. Bravissima, great job! Un bacione e buon riposo ❤

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    1. Ma dai grazie Sere! Mi diverte inventare storie anche se non sempre riesco. Grazie mille davvero. E sono contenta che ti piaccia questo insieme di consistenze. E l’arancia, gli agrumi in genere, donano davvero una marcia in più ai dolci 😉

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  5. Mile mica scappi eh??? Qua ti aspettiamo per leggere le tue storie me anche per riempirci gli occhi di queste tue dolcezze. A chi lo scrivo sennò che qua ci sono piatti raffinatissimi, sai che te li invidio (in senso buono) perché io non ne sarei mai capace, ma tu sei bravissima. A presto e in bocca a lupo qualunque cosa sia.

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    1. Ahahah! Viva il lupo! Non scappo non scappo 😀 E fra l’altro ho già in mente dei dolci da fare. Magari se riesco ad organizzarmi riesco anche a pubblicare. Vediamo come va…. Grazie Melania! Un abbraccio mega :-*

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    1. Ahahah! Temo di no perché il Signor Hatter ha qualche anno in più della ragazza. Ma magari ci sono altri amori in vista 😉
      Grazie Eliana, sapere di avere della vicinanza sincera è fonte di forza e accresce l’autostima. Spero di riuscire a trovare il giusto equilibrio organizzativo così ogni tanto scrivo e pubblico qualche dolce “particolare”. Un abbraccio a te!!

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  6. Spero che la tua assenza sia dovuta a cose belle e piacevoli … sai quanto io ti sia affezionata e mi spiacerebbe saperti in difficoltà. Bellissima anche questa storia, te lo dico sempre, mi piace leggerti. Così come mi piace da impazzire questo dolce, di cui immagino tutto il sapore. A presto cara amica, un bacione

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    1. Terry, che cara che sei! Grazie grazie davvero ❤
      Fortunatamente nulla di preoccupante: sto preparando un'esame e ho bisogno di studiare. Magari qualcosa riesco anche a fare e a scrivere. Vediamo come vanno le cose 😉 Grazie davvero ancora. Un abbraccio a te!

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  7. Spero che gli impegni siano cose belle e stimolanti. Mi dispiace non leggere più le tue meravigliose storie o vedere i tuoi dolci stupendi. Mi lasci sempre a bocca aperta con le tue creazioni, sia per l’eleganza e la raffinatezza, che per l’accostamento dei sapori e delle consistenza

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    1. Cara Elena! Non sai quanto le tue parole mi facciano piacere, ma tanto. Io poi sono una dalla lacrima facile… Fortunatamente sono tutte cose belle: il primo impegno sarà per un esame imminente per cui ho bisogno di studiare con maggior concentrazione senza più ritagliare spazio al lavoro e ai fine settimana. Credo che qualcosa riuscirò a fare non foss’altro perché devo mangiare a colazione 😀 . I dolci un po’ più impegnati, che più piacciono a me, magari ne farò meno ovvero li rifarò più in là. Vediamo come mi organizzo. Grazie mille di cuore! Non riuscirò a scrivere storie per un po’ qui o a fare dei dolci un po’ più impegnati ma vengo a trovarvi. E’ scritto 😉

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