Cocco bello, non solo d’estate

Ho usato spesso il cocco per dolci da pasticceria moderna. Ma questa volta avevo voglia di qualcosa di diverso. Di piccolo, veloce e sfizioso. Mi è venuto di nuovo in soccorso il grande Leonardo Di Carlo. Sfogliando il libro nella sezione dedicata alla pasticceria da tè varia, mi sono imbattuta nei suoi Cocco Bello.

Bocconcini di cocco deliziosi che per chi ama il cocco sono irresistibili. Si cuociono in un zic ad alta temperatura – da cui il colore scuro – e dentro sono bianco neve. Il Cocco (bello) si mangia mica solo d’estate?!

Cocco_bello_1

Peraltro a me piace tantissimo! Ricordo le mie estati pescaresi e ‘sti poveri cristiani che andavano avanti e indietro lungo la battigia a vendere il cocco e io non ne ho mai chiesto. All’epoca mi piaceva mangiarlo dopo cena o alla merenda del pomeriggio a casa.

Poi un’estate, da adulta, in uno dei miei rari momenti al mare – ero con mia sorella – mi è venuta una voglia pazzesca. E cocco bello fu.

Cocco_bello_2

Un pallina di cocco anche per voi. (non solo polpette giuro 🙂 )

Grazie!

P.S.: Buona giornata della consapevolezza sull’autismo a voi

INGREDIENTI (riporto le dosi originali; io ho riproporzionato per la farina a mia disposizione): zucchero semolato 400 g; cocco rapè 450 g; zucchero invertito 60 g; albume liquido 280 g; bacca di vaniglia 1 g, sale fino 1 g. 

PROCEDIMENTO:  raffinare un po’ il cocco, unire gli altri ingredienti e scaldare (se avete il microonde usatelo; io ho fatto a bagnomaria) fino a 50°C. Mettere l’impasto in un sac-à-poche, tagliare la punta e versare tante piccole palline. Risulteranno un po’ scomposte ma nessun problema. Dovranno riposare a t.a. per 2 h trascorse le quali potrete modellarle e recuperare parte dell’impasto che sarà andato in giro. Cuocere in forno statico a 220°C per circa 6-8 minuti

4 pensieri su “Cocco bello, non solo d’estate

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