Un pranzo “semplice”: pane, formaggio e vino

E il primo articolo del 2018 è proprio “pane, formaggio e vino”. Innanzitutto ben ritrovati nel nuovo anno. Io sono proprio curiosa di vedere e partecipare a quel che accadrà. Vedremo 🙂 E poi….

Cosa ci fa mai un simil articolo su queste pagine? Domanda legittima. Dimenticate forse che mi piacciono molto anche i lievitati salati.  Metti poi che vado matta per i formaggi, non disdegno i vini (la sorte mi ha assegnato una dolce metà che va a braccetto con Bacco) ed ecco fatto il pranzo. Orbene che si cominci dai formaggi. Premessa doverosa: sui formaggi siamo al limite della decenza anzi della legalità. Più sono erborinati, puzzosi e respingenti più ci piacciono. Metti poi una coppia di amici che a formaggi e vino non sono da meno e in più fiutano (verbo d’obbligo) produttori nostrani e non, di alta qualità e il gioco – anzi – il pranzo colestelorico è fatto. Altra doverosa precisazione: le foto sono state fatte quasi tutte con il cll. Bene apriamo le danze. 5 formaggi erano di Marco Bernini la cui storia è davvero affascinante e se non la conoscete vi invito a leggerla nell’articolo linkato o in qualunque altro trovate in giro nel web; l’ultimo – il blu di Capra – di un produttore della Val Maira (cliccate sulle immagini per leggere la didascalia).

1.) Robiola di capra: di consistenza quasi gessosa, ottimo; 2.) Grana di capra: qualche mese in più di stagionatura e avrebbe dato ancora di più; 3.) Vaccino zebrato: goduriosamente spalmabile; 4.) Taleggio: vaccino, ottimo lievemente pizzicoso 5.) Torsolo maturo: vaccino, ti pialla il palato. Da qui non si torna indietro. Il labbro superiore tende a legarsi alla gengiva (effetto allappante simile a quello dei cachi ma sulla gengiva)  6.) Blu di capra: capra, decisamente fetido come quelli che piacciono a noi. Pizzica sul palato e ingoiando arriva la dolcezza. E da bere? Leggete sotto il commento di Max.

Come abbiamo accompagnato questo popodidio? Con del pane vario: 1) grissini ai semi di sesamo delle Sorelle Simili; 2) taralli al timo con esubero di lievito madre

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3) crackers alla farina di castagna con rosmarino 

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e 4) pan brioche di Leonardo Di Carlo

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Ve l’ho anticipato. Un pranzo “semplice”. E il dolce? Vi (forse) chiederete. Il Panettone e una porzione messa appositamente da parte di “ode alla nocciola“.

Buon Tutto a noi!

Grazie!


Premessa. Per qualche anno, fino a un paio orsono, mi (n.d.r. “Max”) divertivo a tenere corsi di avvicinamento e degustazione di vino. Parte dell’ultima serata era dedicata all’abbinamento cibo-vino, momento molto atteso dalla quasi totalità del pubblico in sala. La “lezione” è sempre stata tenuta secondo i sacri crismi delle diverse “scuole” del marriage, sebbene io sia sempre stato e mi sia sempre dichiarato molto laico sul tema.

Scenario. Anche il meno fetente dei formaggi del sestetto era proprio molto “odoroso”; noi quattro amici intorno al tavolo amiamo i Riesling (soprattutto la nostra amica ha un debolone per il vitigno), meglio se un po’ datati.

Quindi la scelta dei vini ha preso subito una direzione certa. L’ortodossia qui suggerirebbe vini tendenzialmente o decisamente dolci, quindi toccherebbe stappare almeno un Trockenbeerenauslese se non un Eiswein. Ma i tre moschettieri compagni di esperienze gustative amano le sfide e si fanno volentieri accompagnare in tal senso dalla mia succitata laicità. Quindi abbiamo provocato i nostri palati con vecchi Riesling, sì, ma con un Halbtrocken del 2004 e uno Spätlese (trocken) del 1990.

Detto tra noi, non è banale pareggiare i formaggi più piccanti (e gli ultimi tre erano davvero una sinfonia esplosiva). Non è un caso che gli inglesi anneghino i loro Stilton in bagni di vecchi Porto o qualcuno li accompagni con qualche distillato.

Ma l’esperienza ci è proprio piaciuta, conclusa con un ulteriore gesto di coraggio: un Barolo del 1952.

Dopo la serie di bombe casearie, col dolce un bel rhum agricolo.

31 pensieri su “Un pranzo “semplice”: pane, formaggio e vino

  1. Ti scovo in ritardo! Ahimè.
    Mentre sto aspettando Reby in auto, fuori dalla palestra, ho l’acquolina che sta invadendo l’abitacolo😋.
    Vivrei di formaggi, se solo non facessero ingrassare…
    Ho notato come hai disposto anche i grissini ed i cracker, sei sempre una padrona di casa , molto elegante.
    Ti adoro, cara Mile❤️

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    1. Ma ciao Dina! Ritardo? Ma figurati! Una volta ogni tanto concedersi queste leccornie non fa male: rientra nell’equilibrio del regime alimentare 😉 Adoro mettere le persone a loro agio, quindi cerco di accogliere ma senza farle sentire “oppresse” dalla ricerca del “tutto perfetto”.
      Grazieeeeee Dina a te! ❤

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  2. Cosa ci può essere di meglio che un bel pezzo di pane con formaggio? i cibi semplici e genuini di una volta sono sempre perfetti e scaldano animo e cuore! Come sempre sembra tutto buonissimo per non parlare di quel magnifico pan brioche… una libidine!

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  3. Io mi sento male solo a vedere le foto, te lo dico. Perché si vede che sono belli puzzoni, fortissimi e intensi e io adoro questo tipo di formaggi!! Mi hai fatto venire una gola (e una curiosità) che non ti dico. E ti confesso che per me questo è il pasto ideale: pane, formaggio e vino. Non serve altro. Ah, un pochino dolce magari sì 😉
    Un abbraccio e buon inizio anno!

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  4. Non sono invidiosa per natura ma una punta d’invidia mi è venuta leggendo il tuo articolo, per quanto riguarda i formaggi ti somiglio moltissimo, li adoro, il vino non lo disdegno anche se non bevo abitualmente però un buon bicchiere di quello buono mi va sempre con i lievitati mi incontro spesso.

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