Alla ricerca dell’essenziale – plumcake profumato alle castagne, marmellata di mandarini, rosmarino e nocciole

Il titolo farebbe pensare a tutt’altro. Tuttavia, non era a quello ciò a cui mi riferivo.

Mi riferivo piuttosto all’immagine. É da un po’ che nel mio obiettivo cerco solo l’essenziale. Il dolce e poco altro. Mi disturba e affatica l’idea di sommare “dell’altro” ad “altro”. Solo luce giusta ad illuminare e il colore ad esaltare. Ammesso di azzeccare l’una e l’altro. E quest’anno è stato così anche con gli addobbi natalizi. Pochi ed essenziali a darmi l’idea ed il calore.

Plumcake castagne_madarino_rosmarino_2

L’essenzialità della foto come metafora di un modus vivendi. auspicio di un nuovo passo? Perchè no. Se guardo al mio armadio mi spavento per la quantità di vestiti che ho molti dei quali non riesco nemmeno a mettere nella stagione.

Plumcake castagne_madarino_rosmarino_3Plumcake castagne_madarino_rosmarino_4

Ahimè non sono ancora sulla retta via. Perché poi mi giro e guardo le scarpe e penso che ne vorrei un paio di tutte le sfumature dei colori dell’arcobaleno. Decisamente sono lontana dalla via dell’essenziale. Da qualche parte pur si comincia però. Ecco, comincio dalle foto. Anche se qualche semino in giro lo sto gettando.

A voi una fetta profumatissima ed essenziale 🙂 , grazie! 

Note tecniche: per la ricetta del plumcake mi sono ispirata a quella di Ottolenghi che trovate in ognidddOOOve, io ho trovato ispirazione facendo un mix tra quella di Alice e quella di Tizi, profumando inoltre l’impasto con della farina di castagne. Il ripieno: una spennellata di burro sciolto con il rosmarino e sopra marmellata di mandarini che dato il colore, poco si vede. Ma tan’tè, l’ho scelta per il gusto. Quindi una generosa pioggia di granella di nocciole. Pensate che nella prima versione – che mi si era un po’ troppo cotta – avevo messo i marron glacés al posto delle nocciole 😉 limiti alla fantasia, suvvia no! Anziché arrotolarlo su sè stesso nel senso della lunghezza, tagliarlo a metà e quindi intrecciarlo; io ho arrotolato nel senso della lunghezza, l’ho piegato ad U (concavità rivolta verso il basso) e l’ho intrecciato. É facile, credetemi.

 

 

 

24 pensieri su “Alla ricerca dell’essenziale – plumcake profumato alle castagne, marmellata di mandarini, rosmarino e nocciole

  1. anche io vorrei fermarmi all’essenziale Mile, ma in generale. e invece mi sembra sempr edi perdere il filo conduttore….non so… sarà che sono settimane difficili… mi ci vorrebbe una fetta del tuo cake per trovare la retta via!

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  2. Milena questo tuo post per me è un po’ introspettivo anche il mio motto del 2019 è less is more, anche il mio armadio sta per esplodere, a volte ci trovo vestiti ancora con i cartellini attaccati perchè mai messi ma sono tutti in buono stato e di mio gusto che fatico a separamene ma.. dobbiamo! Anche il plum cake mi rispecchia semplice ma ricco di profumi e sapori, ma tu con i dolci sei bravissima. Buon week end!

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    1. Spero Serena di mantenere il proposito costante per l’anno in corso e per quelli a venire. Questo disequilibrio di abbondanza alle volte mi far stare male…
      Grazie del saluto davvero e buona fine di settimana a te :-*

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  3. L’essenziale va di pari passo con il decluttering, filosofia di vita che ho adottato da qualche tempo e che ogni giorno fa sì che elimini qualcosa che con me non c’entra più nulla e che mi ha portato ad avere più ordine in casa e in me stessa. Quest’ultimo periodo sono stata lontana dal blog perché sono seguita da un nutrizionista e quindi proporre delle golosità è un po’ complesso, quindi ne ho approfittato per declutterare mezza casa, lasciando il caos solo in cantina perché le basse temperature mi inducono a non passarci del tempo, almeno per ora.
    Ho affrontato anche il guardaroba (nonostante i sacchi ancora fermi in cantina che mi aspettano), totalmente sostituito con pochi abiti che più mi appartengono e che si mescolano tra di loro senza stare a pensarci la mattina (secondo il concetto di guardaroba capsula): ci ho messo degli anni per arrivarci, ma ora la soddisfazione di avere tutto in metà armadio è impagabile. E’ proprio vero che l’ambiente condiziona il proprio stato d’animo…
    Il dolce è una meraviglia, ma soprassiedo per ovvi motivi… (e stavolta con gran soddisfazione visti i risultati che sto avendo 🙂 ).
    Un abbraccio!

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  4. L’essenziale che punta al cuore e scova anche i colori più nascosti. Si arriva, a piccoli passi, e quando si trova non se ne può più fare a meno.. come il profumo dei mandarini nei giorni d’inverno. Immagino la bontà di questo cake. Ha i profumi che amo di più dell’inverno 🙂

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  5. ahahah mi consola sapere che non sono l’unica ancora anni luce dall’essenziale 😛
    Le foto sono bellissime proprio perchè lasciano protagonista questa delizia che non sai come assaggerei volentieri 😛
    Buona settimana Mile!

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    1. Ehi ciao Consu! Allora sono in buona compagnia 😉 Ieri sono riuscita a vederti in una pausa. Bella, brava e che spigliata che sei davanti alle telecamere.!Ci fossi io diventerei un peperone e gronderei sudore come un maiale al forno. Che bella immagine ahahah!
      Grazie, in effetti i protagonisti sono le nostre creazioni e, nel mio caso, le parole con cui li accompagno. Un abbraccio a te!

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  6. Io trovo le tue fotografie molto belle e ben curate, cosa non semplice quando si tratta di manicaretti dolci o salati che siano.
    L’essenzialità poi è una scelta, un gusto, un modo di porsi, queste immagini per me raccontano una coccola dolce e casalinga. Buona settimana a te!

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  7. Le foto sono sempre fonte di grande perplessità anche per me, le vorrei pulite ma calde… una parola! Prossima tappa il corso di fotografia per nature morte 🤣 comunque queste foto trasmettono l’idea del dolce da risveglio che ti riconcilia con il mondo! Ps. Mi sfugge il concetto di ripieno riferito al plumcake, me lo spiegherai 😉 Bacioni

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    1. Ahahah! Sì questo dolce – ormai – era – profumato, morbido. Una coccola davvero. Una volta che la pasta lievitata è stesa a formare un rettangolo su cui stendi il ripieno: poi arrotoli intrecci e metti di nuovo a lievitare. Voilà il ripieno 😉

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